Il teatro musicale multimediale per raccontare un Ludovico Ariosto femminista ante litteram
"Le donne dell’Orlando Furioso: Angelica, Olimpia, Bradamante … e le altre". L’ultimo spettacolo della regista Consuelo Barilari sarà proposto l’8 marzo, Festa della donna, in un luogo che sembra uscito dritto-dritto dall’epoca delle dame e dei cavalieri: Castelnuovo Garfagnana, dove non a caso Ludovico Ariosto fu governatore tra il 1522 e il 1525 per conto del duca Alfonso I d’Este.
Si tratta di uno spettacolo di teatro musicale multimediale, interpretato da attori cantanti under 35 e incentrato sulle figure femminili dell’Orlando Furioso, in un libero adattamento dal testo di Italo Calvino.
In scena ci sono Irene Mori (Angelica), Eleonora Domesi (Olimpia), Antonella Loliva (Bradamante/logistilla), Miriam Russo (la maga Alcina), Maria Chiara Di Giacomo (la fata Morgana), Violetta Ghersina (la maga Logistilla/Bradamante), Francesca Cordioli (la maga Melissa), Mattia Baldacci (Orlando), Francesco Pelosini (Astolfo), Federico Valdi (Ruggero), Manuel Diodato (il mago Atlante), Alessio Zirulia (Medoro). Musiche e canzoni di Andrea Nicolini. Strettamente integrate nella narrazione le video-scenografie realizzate con riprese nei boschi, nelle montagne e nei borghi della Garfagnana.
La magia torna a vivere in Garfagnana
“Lo spettacolo è ambientato in Garfagnana – spiega Consuelo Barilari - i boschi, le montagne e le cave delle Alpi Apuane, i laghi di Vagli e Gramolazzo e i borghi di Campocatino, San Romano, Castiglione di Garfagnana, le Rocche di Camporgiano e Castelnuovo di Garfagnana e le fortificazioni di Verrucole, in forma di filmati e di video scenografie evocative lavorate al computer grafica, sono sfondo e ambientazione alle varie scene. I nomi delle località in Garfagnana in cui si svolgono le vicende sembrano davvero creati dalla fantasia dell’Ariosto”.
L’incontro tra Angelica e Medoro è ambientato nei Castagneti di Minucciano e Varliano; Melissa incontra Orlando su una riva del lago di Vagli; Morgana la sorella Alcina e Logistilla fanno gli incantesimi tra cui la trasformazione di Astolfo in mirto tra le lande bianche polverose e desolate dei marmi nelle cave di Minucciano; Bradamante cavalca disperata alla ricerca di Ruggiero sui prati del Monte Argegna.
Il letto d'oro sul lago di Gramolazzo
Olimpia nella vicenda dell’abbandono nell’isola dell’Orca sta nel suo grande letto d’oro di principessa d’Olanda su una riva nel lago di Gramolazzo, dove sull’acqua si riflette la terribile orca; ma anche l’orribile Gabrina perfida e bramosa d’amore si aggira nelle cave di marmo di Vagli; Melissa incontra Bradamante sulle rive del lago di Isola Santa; Marfisa guerriera a cavallo ignara duella contro il fratello Ruggero in Pradarena.
La pazzia di Orlando si mostra tra le vie di Campocatino, così come le tre maghe Alcina, Morgana, Doralice fanno i loro sortilegi che determinano le vicende di Orlando tra le case di pietra di Campocatino e saranno streghe a Rocca Soraggio; Atlante il grande mago dimora nella fortificazione di Mont’Alfonso da cui domina le umane vicende.
Dalinda, Ginevra, Isabella, Fiordiligi risiedono tutte a Verrucole. L’Ariosto immaginerà la sua storia meravigliosa nella sua Rocca a Castelnuovo di Garfagnana, Ruggero e Bradamante si uniranno in matrimonio nel giardino della Rocca Estense di Camporgiano.
Ariosto, come lo vedeva Italo Calvino
Il testo, nasce da un montaggio liberamente tratto dall’Orlando Furioso di brani narrativi in prosa di Italo Calvino e dai versi dell’Ariosto. Tra una scena e l’altra un’attrice, nella funzione di narratrice introdurrà con parti di narrazione il contenuto delle scene creando collegamenti con le scene precedenti
“I personaggi femminili creati da Ludovico Ariosto - prosegue Barilari - sono figure fantastiche e forti, eroine affascinanti, potenti maghe, o streghe, guerriere, vergini, amanti appassionate, seduttive e selvagge come questi territori in cui prendono vita le vicende".
"La musica pervade tutto lo spettacolo, mentre 10 canzoni corali e 5 canzoni soliste aprono e chiudono le scene. I personaggi compariranno nei più diversi ed eccentrici modi, passando dai versi alla prosa in musica e poi alla canzone, e ogni volta nella loro apparizione saranno accompagnati dal motivo del loro personale refrain, alla maniera del musical”.
Femminista ante-litteram
Lo spettacolo rivolto prevalentemente ad un pubblico giovane, si propone di restituire alle nuove generazioni la spesso misconosciuta attualità della visione ariostesca del mondo, dell’amore e del ruolo della Donna. Ludovico Ariosto nella sua celebre opera non solo esprime più volte la sua condanna della violenza sulle donne, ma prende posizione in difesa dei diritti del genere femminile in contrasto con la cultura patriarcale, definendola come una peste abominevole, fatta d’ingiurie e di sangue e diffusa da esser che non si possono definire uomini.